SENIGALLIA
PREMIO LETTERARIO
PATRIZIA BRUNETTI
Patrizia Brunetti,
prezioso esempio di
impegno negli studi e di dedizione al
lavoro, ci ha lasciati il 2 dicembre del
2006. Laureata presso l'Università di
Urbino in Lingue e Letterature straniere con
il massimo dei voti e la lode, si
è sempre distinta per il suo carattere
dolce, la sua parola lieve. Eppure,
dietro il suo affabile sorriso, vi era una
convinta determinazione, un forte
senso di responsabilità; cosicché, pur
potendo dedicarsi alla carriera di
insegnante ed entrare nel mondo della
scuola, scelse di stare accanto agli
altri membri della famiglia e lavorare con
loro per realizzare un progetto
alberghiero più impegnativo, che però non le
impedì di continuare a coltivare i
suoi studi e aiutare gli altri giovani a
preparare tesi di laurea ed esami.
Quando l'altra vita cominciò a bussare alla
sua porta, sostenne pazientemente le sofferenze fino alla fine, consolando col
suo sorriso quelli che lasciava,
per aiutarli a sopportare la sua assenza.
Centro Culturale “Sena
Nova”, Via Oberdan, 3
60019 Senigallia (AN) –
cell. 338 23 29 903
Albergo “Bice”
Viale Leopardi, 105
60019 Senigallia (AN), tel
& fax: 071 65 221
|
Ulteriori informazioni
ASSOCIAZIONE “SENA NOVA”
www.senanova.it - Via Oberdan, 3 - Tel.
338 23 29 903
ALBERGO BICE - Viale Leopardi, 105 -
Tel.-Fax: 071 65221
____________________________________________________________
Premio NAZIONALE LETTERARIO
“Patrizia Brunetti”
SENIGALLIA
2019 - XII
EDIZIONE
Giunto al
suo XII appuntamento, il “Premio Letterario
Nazionale Patrizia Brunetti – Senigallia” è
ormai noto in tutt’Italia. I lavori che
pervengono sono sempre più qualificati e,
spesso, i componenti della Giuria devono
meditare a lungo sul piazzamento da
attribuire ai vertici della scala; molte
opere, infatti, sono di pregevole spessore
poetico e di bella energia narrativa:
meriterebbero di stare fra i primi tre, ma
non si riesce a collocarne più di tre.
Non è facile, d’altro canto - lo comprendete
tutti – individuare con piena certezza le
tre opere alle quali assegnare l’alloro del
Premio. Chiediamo pertanto la generosa
comprensione dei tantissimi concorrenti per
le eventuali “incomprensioni” nella
valutazione delle opere; spesso solo per un
soffio non entrano nella rosa dei
primissimi. A tutti e tutte
auguriamo il miglior piazzamento possibile.
Sarete informati in
corso d’opera sullo sviluppo dei lavori.
Le comunicazioni avverranno puntualmente via
mail. I premiati saranno personalmente e
tempestivamente avvisati.
REGOLAMENTO per la PARTECIPAZIONE
Art.
1) - Sezione A
POESIA:
da
3 a
10 poesie, edite o inedite.
- Sezione B
NARRATIVA: da 1 a 3 racconti, editi o inediti.
Ogni autore può partecipare ad entrambe le
sezioni.
Art.
2) Inviare i lavori, in 3 copie, in
un’unica busta con un foglio contenente:
i dati dell'autore, l'indirizzo, il n° di
telefono e la mail.
Per ciascuna Sezione
(A: Poesia oppure B: Racconti) è richiesto
un contributo di €10 da allegare nella busta
per le spese di cancelleria, oppure da
versare con bonifico a: Ass.ne Sena
Nova, IBAN IT 81K 03 11 12 13 000 000 000
10056. Causale: Premio Patrizia Brunetti
2019
Scadenza:
giovedì 31 ottobre 2019
Gli elaborati possono
essere spediti, o consegnati a mano, a uno
dei seguenti indirizzi (preferibile
l’Albergo, perché c’è sempre il personale
che ritira direttamente la posta): -
Albergo Bice, Viale Leopardi 105, 60019
Senigallia (AN) -
Tel: 071 65 221 - Associazione
“Sena Nova”, Via Oberdan
3,
60019
Senigallia (AN) Tel: 338 23 29 903
1°
Premio Sezione Poesia:
a) soggiorno gratuito per due persone presso
l'Hotel Bice (pernottamento compreso) per il
giorno della Premiazione;
b) Targa personalizzata;
c) Astuccio con diamante e analisi
gemmologica certificata - Gioielleria
Pettinari.
2°
Premio Sezione Poesia:
a)
soggiorno gratuito presso l'Hotel Bice
(pernottamento compreso) per il giorno della
Premiazione;
b) Targa personalizzata.
3°
Premio Sezione Poesia:
Targa personalizzata.
1°
Premio Sezione Prosa:
a) soggiorno gratuito per due persone presso
l'Hotel Bice (pernottamento compreso) per il
giorno della Premiazione;
b) Targa personalizzata;
c) Astuccio con diamante e analisi
gemmologica certificata - Gioielleria
Pettinari.
2°
Premio Sezione Prosa:
a) soggiorno gratuito presso l'Hotel Bice
(pernottamento compreso) per il giorno della
Premiazione;
b) Targa personalizzata.
3°
Premio Sezione Prosa: Targa
personalizzata.
La
Cerimonia della Premiazione si svolgerà
presso il Salone dell’Hotel Bice,
Senigallia,
sabato 7 dicembre
2019
alle ore 11,30. I
migliori lavori verranno letti durante la
Cerimonia di Premiazione. Al termine, i
presenti potranno fermarsi per il
tradizionale buffet offerto dall’Hotel Bice.
In assenza del vincitore i Premi non
verranno spediti, ma destinati in
beneficenza. I Vincitori saranno
personalmente e tempestivamente avvisati.
Giuria
Prof.ssa
Elisa Santelli - Prof.ssa Anna Annibali -
Insegnante Livia Di Marcelli - Prof.ssa
Nadia Gianfranceschi Presidente:
Prof.
Camillo Nardini
I risultati saranno
pubblicati sul sito
www.senanova.it Bando su:
senanova@senanova.it
Informazioni: Albergo Bice: 071
65221
mail: camillo.nardini@libero.it
338 23 29 903
santelli.rimini@libero.it
Scarica Bando
____________________________________________________________
Premio NAZIONALE LETTERARIO
“Patrizia Brunetti”
SENIGALLIA
2018 - XI
EDIZIONE
REGOLAMENTO per
la PARTECIPAZIONE
Art.
1)
- Sezione A
POESIA:
poesie, edite o inedite, con i dati e
il recapito dell’Autore.
- Sezione B
NARRATIVA: racconti, editi o inediti,
con i dati e il recapito dell’Autore.
Ogni autore può
partecipare ad entrambe le sezioni: A
Poesia, B Narrativa.
Numero delle
poesie minimo 5 massimo 10 - Numero dei
racconti: minimo 1 massimo 3.
Art.
2) I lavori in 3 copie vanno inseriti in
un unico plico con un foglio contenente i
dati dell'autore, l’indirizzo, il
telefono e la mail. Per ciascuna sezione
(A-B) alla quale si partecipa, è richiesto
un contributo di 10€ da allegare nella busta
per spese di cancelleria e segreteria,
oppure da versare con bonifico a
Associazione Sena Nova su IBAN
IT
81K03 11 12 13 000 000 000 10056.
Allegare ricevuta di versamento. Causale:
Premio Patrizia Brunetti 2018.
Art.
3)
Scadenza:
mercoledì 31 ottobre 2018
Gli elaborati devono
essere spediti (o consegnati a mano) a uno
dei seguenti indirizzi:
- Albergo
Bice, Viale Leopardi 105, 60019 Senigallia
(AN) -
Tel & Fax: 071 65 221
- Associazione “Sena
Nova”, Via Oberdan
3,
60019
Senigallia (AN) Tel: 338 23 29 903
INFORMAZIONI:
camillo.nardini@lbero.it
PREMI
1° Premio
assoluto:
Una creazione della Gioielleria Pettinari di
Senigallia
2° Premio
assoluto:
Una creazione della Gioielleria Pettinari di
Senigallia
In assenza del vincitore, questi due Premi
non verranno spediti, ma destinati ad una
successiva manifestazione.
1° Premio
Sezione Poesia: Targa personalizzata,
soggiorno gratuito presso l’Hotel Bice
(pernottamento compreso) per il giorno della
Premiazione e stampa di 30 volumi di una
Antologia contenente le opere dell’autore
(fino ad un max di 65 pagine).
2° Premio
Sezione Poesia: Targa personalizzata,
soggiorno gratuito presso l’Hotel Bice
(pernottamento compreso) per il giorno della
Premiazione e stampa di 15 volumi di una
Antologia contenente le opere dell’autore
(fino ad un max di 65 pagine).
3° Premio
Sezione Poesia: Targa personalizzata.
1° Premio
Sezione Prosa: Targa personalizzata,
soggiorno gratuito presso l’Hotel Bice
(pernottamento compreso) per il giorno della
Premiazione e stampa di 30 volumi di una
Antologia contenente le opere dell’autore
(fino ad un max di 65 pagine).
2° Premio
Sezione Prosa: Targa personalizzata,
soggiorno gratuito presso l’Hotel Bice
(pernottamento compreso) per il giorno della
Premiazione e stampa di 15 volumi di una
Antologia contenente le opere dell’autore
(fino ad un max di 65 pagine).
3° Premio
Sezione Prosa: Targa personalizzata
I premi non sono cumulativi
La
Cerimonia della Premiazione si svolgerà
sabato 1 dicembre 2018
alle ore 11,30 presso la Sala delle
Conferenze dell’Albergo Bice – Senigallia.
Al
termine della Cerimonia i presenti saranno
graditi ospiti per il tradizionale
pranzo- buffet offerto dai titolari
dell’Hotel Bice.
I
premiati saranno personalmente e
tempestivamente avvisati.
La Giuria
sarà formata da competenti qualificati.
RISULTATI
PREMIO “PATRIZIA BRUNETTI” - XI Edizione
I VINCITORI, I FINALISTI, LE MENZIONI, I
COMMENTI DEI GIURATI
Stimatissimi
partecipanti, l’impegnativa e spesso
impervia selezione dei lavori si è conclusa.
La Giuria, nel corso dei
cinque mesi dedicati alla lettura di quasi
11.500 fogli, ha provato a scegliere le
prime tre opere da collocare sul podio, e lo
ha fatto con grande rispetto e doverosa
attenzione verso i lavori che affluivano e
progressivamente si leggevano. Molti scritti
si sono caratterizzati per la qualità, e
quasi si sono imposti per lo stile
interessante o la passione messa. Il compito
di indicare solo 3 vincitori ha imposto ai
lettori giurati scelte necessarie. Così, a
conclusione dei numerosi incontri, la Giuria ha dovuto constatare
che, per la necessità imposta dalla
matematica, restavano fuori dai primi tre
molte opere, pur meritevoli di podio.
Le scelte dei giurati
sono sempre state condivise all’unanimità,
mentre migliaia di fogli, contrassegnati dai
protocolli d’ingresso, attendevano
pazientemente il loro turno. Gli ultimi
giorni sono stati i più faticosi. Al termine
di tutto, la convinzione di aver lavorato
con correttezza.
Un sentito Grazie a voi
tutti, gentilissimi Autori, per la
straordinaria adesione.
Un ringraziamento
speciale agli scrittori delle Marche che con
la loro partecipazione hanno dato sin
dall’inizio, e continuano a dare,
significativo lustro al Premio.
Particolare gratitudine
ai titolari dell’Hotel Bice – la zia Anna
con i fratelli di Patrizia: Luigi, Stefano,
Claudio e Andrea – che mantengono viva la
memoria di Patrizia con questo Premio
Letterario a lei intitolato.
Vi attendiamo per la Premiazione sabato 1 dicembre 2018, dalle ore 11,15 in poi, presso il
Salone dell’Hotel Bice, a Senigallia. In
tale circostanza, saranno letti alcuni
brani. Il tradizionale buffet, offerto ai
presenti, concluderà l’incontro.
I vincitori e i
partecipanti potranno prendere accordi con
l’Hotel per l’accoglienza. I primi due
vincitori di Sezione Poesia e Sezione Prosa
avranno diritto, come da Bando del Concorso,
all’ospitalità gratuita per cena, notte,
colazione e pranzo.
VINCITORI NAZIONALI PER
SEZIONE POESIA
Mariani Tullio, Molina
di Quosa (Pisa) 1° Premio Assoluto
Raouf Nily, Marina di
Pisa 1° Premio
Bajo Paola (Venezia) 2°
Premio
Maltempi Lena,
Falconara 3° Premio
CITAZIONE D’ONORE PER
SEZIONE POESIA
Monari Tiziana
(Firenze)
Lorenzo Spurio (Jesi)
Armellini Paolo (Cuneo)
VINCITORI NAZIONALI PER
SEZIONE PROSA
Scala Simone,
Senigallia – “Hikkomori”, “Decimazione” 1°
Premio Assoluto
Dominici Pierina,
Rimini – “Scarpe” 1° Premio
Sospetti Roberto,
Ascoli Piceno “Insania svastica” 2° Premio
Rota Bulò Natascia,
Bergamo “Un giorno di pioggia” 3° Premio
CITAZIONE D’ONORE PER
SEZIONE PROSA
Crivellaro Marco,
Negrar (Verona) “Monastero di Praga”
Rovaldi Roberto,
Senigallia (AN) “Start up”
Sabbioni Gabriella,
Spoleto (PG) – “Il pozzo dei butti”
Turci Mario, Varese –
“Incontro inatteso”
Pujia Domenico, Roma –
“Portatemi in Paradiso”, “I liberatori”
Maccagnani Saverio,
Reggio Emilia - “Venezuela”, “Prima di
partire”
Sezione “Autori delle
Marche”
Angeletti Elvio,
Marzocca di Senigallia (AN), Bastari
Alexandra, Marzocca di Senigallia (AN),
Berni Anna Maria, Senigallia (AN),
Brugiatelli Antonella, Montignano di
Senigallia (AN), Brugiatelli Frattesi
Rolanda, Montignano (AN), Catolfi Angela,
Treia (MC), D’Amico Maria Luisa, Falconara
(AN), De Fanis Mario, Falconara Marittima,
Di Nicolantonio Luigi, Falconara M.ma (AN),
Galanti Chiara, San Benedetto del Tronto
(AP), Gradara Laura, Falconara (AN), Mancini
Fausto, Amandola (FE), Marchegiani Rita,
Montecassiano (MC), Marchetti Maria Pia,
Ancona, Massi Daniele, Trecastelli (AN),
Montesi Costantini Luigi, Nori Giuseppe,
Ponzano di Fermo (FM),, Paniconi Nazzareno,
Trecastelli, Pagliari Matteo, Castelleone
(CR), Pizzi Novella, Cupramontana (AN),
Romagnuolo Domenico, Camerata Picena,
Salvucci Luciana, Colmurano (MC),
Silvestrini Maria Pia, Senigallia (AN),
Tranquilli Marco, Senigallia (AN).
CITAZIONE D’ONORE PER
“Autori delle Marche”
Patonico Franco,
Senigallia (AN), Prediletto Vincenzo,
Senigallia (AN), Uguccioni Claudio, Colli al
Metauro (PU).
MENZIONE SPECIALE PER
“Autori delle Marche”
Battaglia Liliana,
Senigallia (AN), Curzi Valtero, Senigallia
(AN), Landini Marisa, Marzocca (AN), Rovaldi
Roberto, Senigallia (AN), Natalucci Massimo,
Senigallia (AN), Piergigli Fiorina,
Senigallia (AN), Soffici Barbara, Senigallia
(AN), Spurio Lorenzo, Jesi (AN).
I COMMENTI DEI GIURATI
Sono qui riportati i
commenti (che non vogliono essere “giudizi”,
ma semplicemente riflessioni) su molte delle
opere pervenute, e tutte attentamente lette.
Logicamente non tutte sono corredate di
commento, perché non sarebbe stato
possibile, dato l’alto numero dei
partecipanti e l’immane mole di lavoro che
avrebbe comportato. Le riflessioni qui
trascritte sono il risultato di una raccolta
dei vari pensieri che venivano espressi dai
giurati e trascritti da un paio di segretari
verbalizzanti che organizzavano le
riflessioni in periodi più o meno compiuti.
Successivamente hanno abbinato i numeri ai
nomi. Tali riflessioni saranno rese
pubbliche, tranne che non ci venga inviato
un espresso divieto entro il 5 dicembre
2018.
Alfano Pietro. La
poesia è sentita dall’autore come approdo
sereno, rifugio, luce che “illumina ogni
emozione” e, quando i pensieri vagano nel
buio, “illumina l’anima”.
Angeletti Elvio,
Marzocca di Senigallia. Spunti diversi per
composizioni diverse con ispirazione varia.
Buona la capacità di costruire le strofe.
Ardizzoni Nerina,
Renazzo di Cento. “Fiori recisi”: una
interessante raccolta di poesie. Ciascuna di
esse è abbinata al nome di un fiore e tutta
la raccolta è dedicata all’universo
femminile. Forte e cruenta “Crisantemo”;
mesta e dolorosa “Bocca di leone”; dolente
“Iris”; forse aperta alla speranza
“Tulipano”.
Armellini Paolo, Cuneo.
Le poesie: è interessante la capacità dello
scrittore di cambiare ritmo e tono ai versi.
L’ispirazione è varia: ora festosa ora
pensosa, disincantata comunque, nel ritmo
breve di una filastrocca. Il racconto:
storia di due solitudini presentate sotto il
titolo “Una solitudine ripagata”. Alla
pensione “Villa Vittoria” di Sanremo
l’incontro con l’anziano cantante lirico
Sismondi cambia la vita allo scrittore e dà
nuovo smalto al cantante.
Astolfi Gabriele,
Bologna. Tre racconti esposti con indubbia
padronanza del ritmo narrativo e della
qualità stilistica. Nel primo, uno spunto
effimero, quello della vacanza, diventa
occasione per una carrellata di ricordi che
si mescolano al presente; alla fine,
l’autore decide di andare sull’Appennino
anziché al mare, e … “al diavolo i ricordi”.
Nel secondo - “La vita, un dono da accudire”
-l’ambientazione cambia, l’età avanza, la
casa per le vacanze diventa casa di
accoglienza e la memoria si prepara a fare i
conti con l’Alzheimer. “La
Minghina” è un flash che
illumina il passato e si accende sul lontano
teatro dei burattini: qui le tendine si
chiudono su un giaciglio di legno.
Bajo Paola, Spinea
(Venezia).L’autrice conosce ben l’arte della
composizione, dell’accordo, della
costruzione stilistica che accosta versi,
contrappone immagini, inverte sequenze
creando nessi nuovi e figure poetiche che
sorprendono per la formulazione moderna e il
ritmo, sempre vigilato nella misura.
Baldassarre Francesco,
Bari. L’autore conosce la macchina con la
quale si costruisce il verso, possiede la
lingua, è ricco di sentimenti e di immagini.
Baroni Mario, Cotignola
(Ra). Tre storie, brevi e intense, di
personaggi che sembra abbiano un unico
desiderio: morire.
Bastari Alexandra,
Marzocca di Senigallia (AN). Tessere
poetiche di varia efficacia: alcune luminose
e ricche di sentimento, altre malinconiche e
tristi, altre ancora lievemente sorridenti.
Tutte tenute insieme con buona cura e abile
attenzione.
Battaglia Liliana,
Senigallia (AN). Quadretti naturalistici e
memorie storiche si intrecciano con spunti
autobiografici. Buona la scelta dei versi e
anche la capacità di renderli musicali nei
diversi ritmi.
Battista Claudio -
Storia di un rapimento nato male, condotto
bene e finito benissimo. Tutti gli
ingranaggi della macchina narrativa sono
connessi bene e oleati con cura, anzi, con
attenzione speciale rivolta a scrutare le
trasformazioni degli stati d’animo e delle
relazioni interpersonali tra i due
protagonisti - l’autore del rapimento e il
bambino rapito - che alla fine finiscono per
…
Belvisi Sergio, Olona
(VA)- Tre brevi racconti: il primo ha come
protagonista un migrante, il secondo narra
una sosta alla stazione di Milano, il terzo
è un bel quadretto che incornicia un
ritratto familiare. L’autore sa scrivere e
sa mantenere desta l’attenzione del lettore.
Bernacchi Chiara,
Pavia. Due racconti: “La caduta” e “Quello
che ci salva”. Il primo è un racconto
originale, anche bello, elegante, condito
con un pizzico di ironia che annega (si fa
per dire) ad Amsterdam, in un disincantato
addio. Un po’ come l’abbandono di Arianna:
Dioniso la lasciò nell’isola di Nasso.
“Quale meraviglia avrebbe riservato -
all’autrice - l’abbandono” di quel “Lui”
mitizzato nel film che scorreva solo nella
sua mente?. Il secondo, anche questo scritto
bene, è un giallo, un po’ macchinoso che
confida nella capacità del lettore di
ricostruire tutta la storia mettendo insieme
i vari tasselli che la compongono.
Berni Anna Maria,
Senigallia. Otto composizioni nelle quali
l’autrice si interroga sulla vita dell’uomo
e sul suo peregrinare senza fine. Un invito
alle donne a non perdersi d’animo, perché “a
tutto c’è rimedio, continuate a sperare”. E
la consapevolezza che la pace è solo “una
bella parola”: la storia si ripete sempre e
“le guerre continuano in larga scala”.
Biasoli Maria Cristina,
Molinella (Bologna). La fonte ispiratrice di
quasi tutte le poesie è la natura, ora con
le sue rose bianche, ora con le sue viole,
talvolta nella nebbia, talaltra nel freddo e
nel vento; in attesa che esca il sole e
“tornino ad asciugarsi le pozzanghere”.
Brugiatelli Antonella,
Montignano di Senigallia. Otto poesie legate
insieme dal filo comune di una natura
dipinta con i colori tenui della nostalgia.
Un delicato rimpianto le accompagna tutte e
le presenta al lettore con pacata
malinconia.
Brugiatelli Frattesi
Rolanda, Montignano (AN). Composizioni
fresche, originali, condotte con garbo e
felice vena narrativa. Una sottile ironia
attraversa tutte le poesie, molte delle
quali attingono alla vita quotidiana di un
tempo passato, visto con nostalgia, qualche
rimpianto e un pizzico di sorridente memoria
del tempo che fu.
Buono Nunzio, Casorate
Primo (PV) Cinque poesie (tre delle quali
rivolte a un’interlocutrice immaginaria) che
rivelano indubbie capacità creative e
pregevole ispirazione poetica.
Calandriello Michele.
L’autore è capace di dipingere, con matita
felice, arguti quadretti familiari,
meditazioni malinconiche e ballate
nostalgiche, ma non tristi.
Calzavara Sara, Meolo
(VE). L’autore sa scrivere e conosce gli
strumenti per mantenere sempre vivo il ritmo
narrativo. Forse, se un appunto si può fare,
è nella chiusura debole dei suoi racconti.
Campanalunga Maria
Serena, Trani. Due racconti stesi con penna
lineare, sintassi semplice, voce pulita e
quel pizzico di verve in più che li rende
gradevoli.
Casalini Jean
Christophe, di Rozzano (MI) “Generazione
arcobaleno”. Un romanzo interessante,
scritto e costruito bene (250 pagine). Il
protagonista, Nathan, attraversa tutte le
pagine affidandosi alla penna della sua
fantasia creativa e compie un viaggio
fantastico che sembra (o forse è?) un sogno,
per metà deluso e per metà disincantato:
scopo del suo viaggio è quello di consentire
alla società di conquistare la
consapevolezza dell’esistenza. L’esperienza
della reincarnazione sembra dargli tutte le
possibilità per lottare contro un potere
troppo grande per le sue capacità. Il
finale, quasi a sorpresa, è nel suo
risveglio.
Catolfi Angela, Treia.
Cinque poesie che, caratterizzate da una
lieve cadenza musicale, nel “galleggiare
incerto dei ricordi”, rievocano “nei
corridoi della memoria e negli itinerari del
tempo” le figure dei propri cari.
Censi Luciana - Un
breve racconto nel quale una madre
irriducibile trova finalmente il modo di
vendicarsi di chi ha rovinato la vita sua e
della sua famiglia.
Chiarugi Marco,
Castelfiorentino. Tre poesie. “Vittorio e
solitudine”: teneri versi in memoria di
Vittorio, che “come un bosco
tagliato/aspetta solo/di essere rinato”. “La
scuola della gioia”: un’argentina
filastrocca sulla scuola e sulla gioia dei
bimbi. “Gino”: una cantata triste in memoria
di Gino.
Cibin Ceselin Daniela,
Venezia. “Virginia, stella di mare”: un
racconto scritto con buona aderenza ai
moduli veristici, un pizzico di romanticismo
che non guasta, un improvviso cambio di
scena e un salto nel buio per un tragico
finale. “Un caffè a Venezia”: quadretto
disegnato con pennellate essenziali nella
cornice di una Venezia da cartolina.
Cicale Antonella Maria
Ilaria, Pozzuoli. Sette composizioni, a
carattere prevalentemente meditativo, che
invitano il lettore a riflettere sul dono
della vita e sulla sua brevità. Il filo
conduttore è il tempo, che trascorre
inesorabile tra “la notte che non vuole
dormire “ e “il giorno che è miracolo”.
Claudio Uguccioni, di
Colli al Metauro (PU), “La verità sospesa” –
Un ampio e solido romanzo (320 pagine), che
ci porta nell’Anno del Signore 1606. Quasi
un giallo storico, che ha come sfondo il
Vaticano e come scenario un orizzonte che si
estende dall’Italia all’Ecuador, da Roma a
Quito. Al centro, un numero e un mistero:
1222. Tra situazioni molte volte complicate
e vicende che si susseguono in un’atmosfera
spesso inquietante, la storia procede … con
la precisione di un orologio e il ritmo
costante di un pendolo… fino alla sua
naturale conclusione, a 2800 m. di altitudine.
Corsi Alessandro ,
Livorno . Brevi racconti scritti con onestà
di intenti e buona vena narrativa.
Crivellaro Marco - “Il
monastero di Praga”: un giallo immerso nella
Città Vecchia di una Praga torrida degli
anni Sessanta. Un collezionista di opere
d’arte francese, un funzionario della
Repubblica Ceca e una giovane e bella
segretaria che annoda tutti i fili di una
rocambolesca avventura a lieto fine. Un
giallo classico che si legge bene, tiene in
giusta tensione il lettore e lo spinge a
girare le pagine per soddisfare l’eterna
domanda: “Come andrà a finire?”.
Curzi Valtero,
Senigallia. Otto poesie raccolte in un
titolo “Emozioni al divenire del giorno.
Ascoltando la natura”. Una voce sommessa,
sospesa tra contemplazione e meditazione,
esprime le intime riflessioni dell’autore,
che compone con pacato ritmo musicale.
D Amico Maria Luisa,
Falconara (AN). Un treno che si ferma per un
fatto imprevisto: migliaia di cavallette
hanno invaso i binari
De Fanis Mario,
Falconara Marittima. “Quella musica del
vento”: è la storia delicata, e tragica, di
un violino, un allievo e una camera a gas.
Sullo sfondo, i campi di concentramento in
Germania.
De Santis Mario – Un
racconto scritto con felice vena narrativa,
non priva di commozione.
Di Santo Alessandra.
Tre scatti fotografici su un’infanzia
lontana, quando “mi facevo largo tra i rami
con un libro tra i denti” e lei “era nata di
maggio, quando non si sa ancora se il vento
ghiaccia o consola”. Il tutto “sotto una
pioggerellina che non inzuppa”. Tre intime
meditazioni sulla vita.
Di Stefano Gianluca,
Usmate Velate (MB).Lo scrittore propone
versi dal ritmo molto moderno. Le
composizioni sono fresche e tenui. L’autore
è di buona cultura. Talvolta travalica la
misura del lessico, ricorrendo a termini non
proprio conformi con il resto.
Dottore Grazia,
Messina. Le poesie sono oneste, proposte in
chiave narrativa, con afflati sovversivi e
memorie lontane, malinconiche e colme di
future speranze.
Fantinato Rita, Vigonza
(PD). Un racconto scritto con ispirazione
verista. È una storia che si consuma “nella
stagione della mietitura, mentre nella
campagna le donne affaticate sono chine nel
lavoro di una terra sterile che ricambia
avara solo in sudore e sfinimento”. Una
storia che, montata dai sussurri e dai
pettegolezzi, trascina inesorabilmente i
personaggi verso un tragico epilogo “sotto
un cielo immobile con i rossi cirri”.
Fratoni Renzo,
Crevalcore (Bologna). “Denise”, “Un affitto
breve” e “Giovanili aggiornamenti”: tre
racconti scritti con garbo e intelligente
capacità di creare l’attesa. Buon talento
nella distribuzione dei periodi e nella
gestione dei colloqui.
Gabusi Isabella,
Montale (Pistoia) - “Il pianto del mondo” è
un racconto molto interessanti, scritti bene
e con buona proprietà di linguaggio.
L’autore sa descrivere soggetti a scene con
indubbia capacità. “Faccia da schiaffi” è un
altro racconto narrato con buon ritmo e
suspence. Forse non sempre tutto è a fuoco,
ma il tutto tiene e attrae il lettore. “La
vita degli altri” è la storia, narrata con
mano lieve e delicata, di un barbone.
Narrazione sospesa tra pensieri e
meditazioni di più persone che si muovono
spesso spinte da preconcetti. L’autore
colloca il narratore su più punti di vista.
Giovannino Giosuè,
Avezzano (Aquila). Versi scritti da un animo
delicato che rivela una personalità forte e
un cuore tenero. Sono versi apparentemente
semplici, in realtà accuratamente costruiti
sul piano della colloquialità intima e della
generosità solidale.
Giovelli Maria
Francesca, Piacenza. Sei poesie, tutte
scandite in quattro strofe e ciascuna
autonoma dalle altre. Nell’attacco della
prima strofa c’è quasi sempre la nota che dà
il tono alle altre. L’ultima strofa contiene
in genere il senso dell’intero componimento.
Gradara Laura,
Falconara Marittima. Un racconto
interessante, diretto, forte. Buona capacità
di organizzare il dialogo. Un incontro nella
casa al mare e un confronto con una realtà
diversa, con la quale la protagonista deve
fare i conti. E una crepa che si apre nelle
sue certezze.
Ivagnes Massimiliano,
Castrignano del Capo (LE). Due racconti ben
fatti. Il primo è caratterizzato da una
buona stesura ed è scritto con apprezzabile
lingua e accorta costruzione del periodo.
L’autore sa anche ambientare bene i fatti
che avvengono nella successione dei giorni,
rigorosamente scanditi. Il secondo, di pari
livello qualitativo, mette in primo piano il
tormento di un giudice chiamato ad emettere
sentenza su un reato commesso dal figlio del
suo migliore amico.
Landini Marisa,
Marzocca di Senigallia (AN). Anima libera,
spirito generoso, immagini vive.
Lepore Lucia, Firenze.
Una raccolta di poesie che vanno da un buon
ritratto al ricordo di una “stagione persa a
sognare”, assieme ad altre che portano il
lettore a seguire le emozioni e le memorie
dello scrittore: i suoni, i paesaggi, le
guglie guelfe e ghibelline, le solitudini,
le domande irrisolte… “e poi il silenzio”.
Lorusso Francesco, di
Manfredonia (FG) “Giulio Agricola” - Un
racconto storico che prende le mosse dalla
monografia scritta da Tacito in memoria di
suo suocero. L’autore, che ha indubbia
esperienza di scrittura, conduce per mano il
lettore tra le tende dei campi romani, le
guerre, le vittorie, i massacri e le
sconfitte che hanno caratterizzato i cinque
anni di campagna militare di Giulio
Agricola. (Il corpo tipografico è troppo
piccolo e, quindi, di non facile lettura).
Luscia Silvia,
Ospitaletto (BS). Tre racconti interessanti.
“Il negozio dei fogli di carta”: storia di
Renzo che, mentre nella corsia di un
ospedale medita sul significato di
“melanoma” del suo referto, ripercorre la
propria vita attraverso i ricordi. “Fiume:
nome proprio di vita negata”: ha 97 anni,
Rachele, quando alcune circostanze la
invitano a mettere ordine nella matassa
martoriata della sua identità. Spezzoni di
ricordi, bombardamenti, dolori familiari. E
un taxi che ripercorre, nella città di
Fiume, una vita dolorosamente lontana e
ancora molto vicina. La nave si allontana e
il ricordo di suo padre le sta accanto. “La
Moretta: passi di resina”:
settembre 1944: 17 anni, una grande sete di
futuro, una casa negata e i colpi secchi di
una mitraglia che lasciano fra le dita
l’umore della resina, “che ha il profumo dei
capelli di Nina”..
Maccagnani Saverio,
Reggio Emilia. L’autore di “Venezuela” e
“Prima di partire” possiede indubbia vena
creativa, sa scrivere e si trova a suo agio
nel montaggio dei vari pezzi che
costituiscono gli schemi dei due racconti.
Non sempre riesce facile al lettore
riordinare gli elementi. Ma questo è anche
stimolante, perché non gli concede
distrazioni.
Maffini Carla,
Cortemaggiore (Piacenza). “Una Rotonda sul
mare”: Emergono, dai ricordi di un passato
coltivato nella memoria, figure e luoghi che
il protagonista mette a confronto con il
presente. Ma il passato gioioso, pieno di
risate rumorose e fresche ingenuità, dove i
cieli a primavera erano pieni di voli di
rondini e la terra profumava di ginestre e
di vini, mal si accorda con il presente
informatico e computerizzato, fragoroso e
frastornante.
Magri Paolo Antonio,
Campobello di Licata (AG). “Oroginis” e
“Mission impossibile”: due racconti che
provano ad addentrarsi nel labirinto della
fantascienza. Sia pur nella loro brevità, le
due missioni ottengono un discreto successo.
Maltempi Lena,
Falconara Marittima. L’autrice offre al
lettore versi di indubbia delicatezza e
tenera malinconia: la tristezza che
accompagna il tempo che passa e la
consapevolezza di una stagione al tramonto
danno alla sua penna “il coraggio di
scrivere”, E così, tornano alla memoria
figure lontane, intente al lavoro nei campi
e tra le vigne, mentre “i bimbi chiassosi
giocano sull’aia, stringendo nella mano un
pezzetto di pane, ancora caldo, appena
sfornato” . Scorrono lievi i ricordi sul
filo della malinconia che li lega tutti.
Mancini Fausto,
Amandola (Fermo). Due racconti narrati con
voce fluida. Il primo si chiude con un lieto
fine; il secondo, dopo alcuni imprevisti dai
risvolti pericolosi - si gira un film horror
- si conclude con gli applausi di tutti i
presenti e un bacio in fronte.
Maone Francesco,
Velletri (RM). Cinque poesie, cinque
quadretti realistici, pennellati con un bel
piglio che sa di romanesco e disegnati con
matita irriverente e quasi scanzonata, sulle
vicende del mondo che circonda l’autore. Un
mondo popolato dai più vari personaggi che
si ingegnano nella quotidiana avventura
della sopravvivenza.
Marchegiani Rita,
Montecassiano (MC) Sette poesie regolate
sull’orologio esistenziale di un addio; o
forse di un’assenza. Sono versi mesti e
inquieti, che la penna scrive attingendo
linfa dal profondo del cuore, e
“dell’assurda speranza di averti per me…
rimangono le rose a marcare un addio”. È un
lungo addio con un rimorso “ti ho lasciato
andare via senza sapere che non saresti più
tornata”. “Ancora ti cerco nel deserto che è
lasciato dietro te”. Inutile consolarsi
pensando che “gli amori perduti non cambiano
casa”, perché non resta, all’autore, che
contemplare che ormai inesorabilmente si
allontana “in un angolo del tempo dove il
cuore non emigra mai”.
Mariani Tullio, Molina
di Quosa (PI). Quattro poesie attraversate
da quattro fiumi (l’Ete, il Chienti, l’Arno
e il Serchio) e altre due di forte
connotazione esistenziale. Tutte collocate
più nella dimensione del sogno che in quella
del nostalgico rimpianto; fluiscono con
pacata armonia lungo gli argini metrici
dell’endecasillabo e del quinario. L’autore
conosce bene l’arte della metrica e sa
modellare le curve musicali del verso.
Massi Daniele,
Trecastelli (AN). “Zitti tutti”, un racconto
che si apre con la spigliatezza di un
interno familiare ma vira rapidamente verso
un epilogo amaro. Mario ogni mattina saluta
sua moglie Rosa, prende la vecchia Citroën e
va in fabbrica a stoccare campioni
d’amianto. È un brav’uomo, Mario. Gli amici
lo chiamano ormai Raspino. Il suo tempo
libero lo dedica a una comunità di bambini
disabili. È il 12 agosto, sono le 10 e fuori
piove, quando uno di questi bambini “si
avvia verso la sedia vuota di Mario, si
siede, cupo in volto” e chiede silenzio:
“zitti tutti”. Riposa in pace, amico Mario.
Meardi Candido -Dieci
buone poesie raccolte attorno a un nucleo
ispiratore unico ma tratte da circostanze
varie. L’andamento prevalente è modulato su
un ritmo lento, talvolta musicale,
cantabile, orientato al rimpianto e regolato
su una malinconia mesta e sospesa.
Mocchetti Angelo -
Raccolta di dieci poesie. Un colloquio con
se stesso scritto attingendo alla lingua
classica, proposta spesso in formule
originali, singolari accostamenti, immagini
inattese - una stazione che si accorcia in
tutta la sua lunghezza, il pedaggio di
stagione d’oltre confine, i pomeriggi tinti
di rimorso, i pini schiusi nella bottiglia
del mattino, le murene ai polsi -.
Indubbiamente, un autore da leggere a passo
d’uomo, per poterlo apprezzare bene.
Monari Tiziana, Prato –
La poetessa tocca vari argomenti e vari
temi, quasi tutti di buona ispirazione.
Buona la conoscenza della misura metrica e
del ritmo. Particolarmente toccanti sono le
poesie “Il mio nome è Giovanni, Tango, il
sentiero dei papaveri, La luna nel pozzo”.
Montesi Costantini
Luigi. Una serie di poesie costruite con un
buon orecchio al ritmo e conoscenza della
misura, delle cadenze, del mondo classico e
dell’astronomia. Complice, la musa
ispiratrice.
Moschini Alessandro,
Montecatini Terme. “Sosta caffè”: vivace
quadretto familiare con finale a sorpresa.
Natalucci Massimo,
Senigallia. Dieci poesie, di varia
ispirazione, raccolte attorno al tema
unitario del disincanto. Ovunque, su di
esse, si diffonde il sentimento
dell’illusione umana, coltivata in silenzio
e contemplata nel suo inesorabile spegnersi.
È la lotta senza fine dei sogni che si
infrangono inesorabilmente contro il muro
del disincanto.
Nicolantonio Luigi,
Falconara Marittima. Particolarmente
interessanti le due poesie “Malinconia” e
“Odo”, probabilmente perché chi scrive sente
più vicino a sé il profumo del mare e il
rumore delle sue “onde fragorose e chiare”.
Buono anche il racconto “Una solitudine
ripagata” che narra la storia di un incontro
che cambia la vita del protagonista. Sullo
sfondo: l’opera lirica. In chiusura: il
dolore per la morte del cantante.
Nicolantonio Luigi, di
Falconara M.ma “L’ultima poesia”. Un romanzo
(196 pagine) che ha come protagonista Mattia
e come attanti Erika, Betty, Lisa, Giulia,
tra speranze e delusioni, attese e
fallimenti, la piccola Venere, la morte di
Lorenzo, … e un treno per Napoli. Un viaggio
su un treno carico di nostalgie e una
domanda - “è questo il senso della vita?”
(p. 81) - alla quale solo il lettore potrà
dare una risposta.
Nori Giuseppe, Ponzano
di Fermo (FM). L’autore conosce l’arte del
metro e i tempi del ritmo. Sono composizioni
ricche di affetti familiari e autentici
sentimenti, tradotti in poesie di fine
sensibilità.
Olivero Fabrizio, di
Torino. Un poemetto, “Il filo di Arianna”,
composto in versi liberi ma accortamente
cadenzati lungo il filo di una speranza:
quella che la nonna Viola e il nipotino
Pepe, dispersi durante un tragico
bombardamento degli alleati sulla città di
Torino, possano tornare a congiungersi con
Arianna, figlia dell’una e madre dell’altro.
Palermo Francesco,
Torchiarolo (BR). Versi composti su
molteplici ispirazioni, costruiti con
immagini forti, toni veementi e profonde
nostalgie.
Paniconi Nazzareno, di
Ripe. “Tre racconti della mia terra”. Tre
affreschi per un trittico storico. L’autore
restituisce al lettore, con buona tecnica e
esperta capacità espositiva, i colori, le
voci e i costumi dei marchigiani del secolo
scorso fino ad entrare nelle corti del 1500.
Nel primo racconto, Michele, invitato
dall’amico Alberto, maestro, si mette in
viaggio e attraversa le Marche, da Corinaldo
al Sasso vicino a Carpegna. È un’occasione
per portare il lettore con lui a scoprire lo
stato delle Marche negli anni Venti: le
strade, le chiese, le pievi, i centri
urbani, i paesaggi, gli animali e le storie
che fanno la grande storia, ma anche quella
più piccola e semplice che narra l’incontro
fra Michele e Teresa. Il secondo racconto
segue la falsariga di un diario storico
tenuto da un falegname. Oggetto delle
riflessioni quotidiane è Corinaldo. Il tema
ha come riferimento il periodo che va dal
secolo scorso indietro, fin dove la memoria
decide di fermarsi e commentare episodi
lontani o contemplare i panorami delle
Marche. Il terzo racconto ha come
protagonista padre Lavinio. Diversi episodi
sono caratterizzati dalle sue predicazioni.
Un suo viaggio a San Severino, passando per
Pioraco, porta il lettore a scoprire vari
aspetti di quelle terre. In questa terza
parte, lo scrittore apre più finestre sulle
Marche e ce le racconta come una terra ricca
di cibi, costellata di colli e monti, bella
nei suoi mutevoli paesaggi e caratterizzata
da diversi dialetti, sui quali l’autore
spesso si ferma a riflettere.
Parrella Emidio,
Napoli. “La libraia di Borriglione e il
profumo dei libriӏ un cammeo scritto con
stile deciso e fresca vena narrativa.
Tutt’intorno si respira buon profumo di
libri.
Patonico Franco, di
Senigallia “Sotto questi berretti bianchi”.
Un piacevolissimo lavoro che recupera alla
memoria una rilevante fetta della storia
della Polizia Municipale di Senigallia.
Aneddoti, vicende, fatti occasionali ed
episodi -spesso vivaci e coloriti - animano
i quartieri, le piazze, le periferie e il
lungomare della nostra Senigallia occupando
lo spazio temporale di circa quarant’anni.
La narrazione scorre spedita, talvolta
sorridentemente ironica, altre volte
malinconica e piena di rimpianti.
Patrizi Antonio,
Cannara (PG). “La sirena del fiume” e
“Jelena”: due bei racconti su due vicende
molto diverse. Il primo si muove tra la
leggenda e la favola, il secondo si accosta
con sentita commozione alla dolorosa vita di
una giovane migrante venuta in Italia
inseguendo il miraggio di una vita migliore.
Penoncini Edoardo,
Ferrara. Composizioni interessanti, nelle
quali le immagini oscillano fra decadentismo
ornato e romanticismo melodico. Lo scrittore
sa come funziona il verso e come si modula
un’armonia.
Piccirillo Lorenzo,
Pontinia (LT). Cinque composizioni
indubbiamente originali, molto moderne, sia
per la proposta grafica, sia per il lessico
che spesse volte spiazza il lettore,
costringendolo a seguire un discorso poetico
ricco di sinestesie e analogie che lo
obbligano a pause di riflessione.
Piergigli Fiorina,
Senigallia. Versi di istintiva poesia su
ricordi di un tempo lontano. L’infanzia
lieta, i papaveri rossi, il bianco delle
margherite e i colori della bandiera si
mescolano insieme con il rimpianto di un
desiderio inappagato.
Piko Cordis, Ascoli
Piceno. Insania svastica: una buona
narrazione, prevalentemente descrittiva;
quadretti interessanti e lessico puntuale.
Ricordi di guerra e scene di drammatiche
deportazioni. “Un piccolo grande talento”:
al centro un istituto, un orfanotrofio dove
si muovono le suore, il bravo Giulio, il
buon Farinelli, il maestro Ventura e, sullo
sfondo, le musiche di Rossini.
Pizzi Novella,
Cupramontana (AN). Una raccolta di sette
poesie e un racconto. Le poesie, tutte
felicemente ispirate e di apprezzabile
livello stilistico, toccano vari argomenti e
conducono il lettore in vari luoghi: dalla
casa dell’adolescenza alla giostra, nella
piazza del paese, fino al bacio dato a un
viso avvolto nel languido bagliore di un
tempo lontano. Il racconto del nipote Marco,
che si sviluppa nel ricordo dei nonni, Carlo
e Beatrice, si intreccia con un’altra storia
che ha come attori Silvia e Matilde.
Prati Marco, Cesena.
“Gli occhi di Hans”: un buon racconto, nel
quale tempi, modi e forme sono organizzati e
gestiti molto bene dal narratore. Forse una
qualche indulgenza di troppo verso il
sentimentalismo. O, forse, una commozione
ineliminabile se si deve narrare la storia
triste delle vicende di Teresa e Hans nel
campo di concentramento ad Auschwitz, fino
al doloroso epilogo.
Prediletto Vincenzo,
Senigallia. “Addio Siracusa” e “Magiche
emuzziuni”: una godibilissima ricostruzione
storica condotta con i pastelli vivaci del
dialetto siculo che dà vita alla storia ed
ha anche la forza di diventare poesia.
Pujia Domenico, Roma.
“Portatemi in paradiso”: storia di un’anima,
raccontata per frammenti. L’autore sa
utilizzare bene il lessico, sempre adeguato
al contesto. La cifra narrativa si sviluppa
sul registro della paratassi e delle
coordinate che rendono caleidoscopica la
serie di scene che si succedono: un
ascensore che sale, una porta che si apre,
un paradiso dal quale osservare, giù in
fondo, “le finestre che si stanno
chiudendo”. “I liberatori”: un ricordo di
guerra, un incubo lontano e le sue
conseguenze.
Rainero Pietro, Acqui
Terme (Alessandria). Tre racconti scritti
con felice vena narrativa e buona attenzione
all’intreccio. Interessante “Apriti,
Sesamo!” nel quale un accorto ispettore
Maigret decide di ricorrere alla
collaborazione dell’ispettore Clews per la
soluzione di un drammatico enigma.
Raouf Nily, Marina di
Pisa. Sette poesie di intensa forza poetica
e creativa. Colori, rumori e baci, schegge
di luce, libellule, cantilene e sciami di
stelle si mescolano pirotecnicamente con
sinestesie, anafore, assonanze, metafore; ma
non sono mai giochi linguistici gratuiti,
bensì forme sorgive che nascono spontanee
dalla capacità creativa dell’autrice.
Romagnuolo Domenico,
Camerata Picena. “I racconti del signor
SAV”: un sorridente racconto, a fitta
tramatura, ricamato con tante storie.
Protagonista è il signor Savino che, per non
ha appassire invecchiando, scrive vicende
che altri gli raccontano.
Rota Bulò Natascia,
Bergamo. “Un giorno di pioggia”. Un racconto
di attese registrate dalla penna “in presa
diretta”: la protagonista, che attende
l’autobus in un giorno di pioggia, attende
anche un bimbo. Finalmente l’autobus arriva
e la donna vi sale sopra. Ma il viaggio non
sarà molto comodo. Finalmente, la fermata …
attesa. Scende, torna a casa e finalmente
“chiude la porta su questo lungo giorno di
pioggia”.
Rovaldi Roberto,
Senigallia. Quattro racconti - “Start me
up”, “Sulle ali del vento”, “Una pietra
filosofale”, “Forse nessuno lo sa” - scritti
con interessante capacità di annodare le
vicende e buona padronanza linguistica. Il
primo è un viaggio fino a Dover, in
Inghilterra, accompagnato dalla musica di
due giganti del disco in vinile, i Beatles e
i Rolling Stone. Il secondo si porta sulle
Ande mentre il pianoforte suona Imagine, di
John Lennon. Il terzo conduce a vivere
un’esperienza mistica in un tempio che
conserva una pietra sacra. L’ultimo è un
viaggio interiore che prende lo spunto da
una visita al salone del libro di Torino.
Sabbioni Gabriella,
Spoleto. Racconti interessanti che alternano
il passato al presente. Luoghi diversi e
personaggi diversi animano molte scene e
rendono viva e interessante la lettura,
mentre le date scandiscono inesorabilmente
il caleidoscopio del tempo: 1965, 1929,
1937, 1942. Insomma: una storia vera, un
ricordo dei nonni, e lo scrittore che si
ritrova, oggi, anno
2009, a
raccogliere “i cocci rotti”
Saia Giovanni, La Spezia. Più che di tre racconti, potremmo parlare
di una trilogia che ha, come protagonista
unica, Clara. La narrazione si sviluppa
intorno a tre temi: il dramma che deriva
dalla mancanza di lavoro; l’inferno della
droga; la scelta da fare di fronte a un
improvviso benessere. Il filo conduttore è
nell’abilità dello scrittore nel chiamare
continuamente in causa il lettore per
affidare a lui una eventuale diversa
conclusione del racconto.
Salvucci Luciana -
Cinque poesie offerte con proposte grafiche
sempre diverse che chiedono, anche alla
vista del lettore, di partecipare al flusso
delle emozioni che di volta in volta partono
dallo scritto. Colore dominante: il giallo.
Santoro Sergio, Lecce.
Le poesie sono ispirate e quasi tutte ben
costruite. Molti spunti creativi sono tratti
dalla fine capacità di osservare la natura e
indagarne gli aspetti, anche quelli meno
appariscenti.
Scala Simone,
Senigallia (AN). “Hikkomori”, “Decimazione”,
“Vita da rotaia”. Tre interessanti racconti
scritti bene, sotto il segno zodiacale dello
sconforto rassegnato, ma fino a un certo
punto. Andrea, un Hikkomori (così lo
definisce uno strizzacervelli) che ormai
pesa 147 kg, non esce più da casa,
se ne sta seduto tutto il giorno di fronte
al suo pc. È malato? No. Lui sa cos’è la
rete. Ma non sa cos’è la vita. Dieci uomini,
in “Decimazione”, ignorano ancora - ma per
poco - che, per un ordine illogico affidato
alla follia di una logica militare, saranno
schierati di fronte al plotone d’esecuzione.
Una porta scorrevole dello scompartimento di
un treno locale, che si apre e si chiude più
volte, scandisce i vari episodi che accadono
a un pendolare durante il suo viaggio.
Sebastiani Fabrizia,
Roma. “El diablo”: un racconto lineare,
ordinato, scritto bene, in forma piana; non
privo di atmosfera.
Sesia Piero, Torino.
Due buoni racconti. “Gradino 58”: maggio
1939, camice nere e bianche camicette alla
stazione ferroviaria. Un treno che sbuffa,
lancia il suo grido di animale e tutti
salgono nelle scomode carrozze ferroviarie.
L’adunata, l’appello, la sfilata e la
notizia inattesa: Giovanna e Saverio saranno
a pranzo con il Duce. In conclusione, una
“esperienza memorabile”, mentre la
manifestazione e la parata si avviano alla
chiusura; però… “però, nessuno ci ha portato
da mangiare, ecco perché ho fame”. Il
secondo racconto, “È tornato Saverio e parla
italiano”, ci riporta al 1946. La stazione
di Torino in macerie, lunghissime code in
attesa alle biglietterie, uno zaino
sfilacciato e Saverio che si affaccia alla
nuova realtà. Gli mancano ancora
50 km
per raggiungere la famiglia. Una parentesi
che si apre sul ricordo, con Danica, una
ragazza dalla bellezza irregolare. Poi il
viaggio in treno e altre parentesi che si
aprono fino al ritorno a casa.
Silvestrini Maria Pia,
Senigallia (AN) Cinque poesie che recuperano
i tasselli di un passato lontano e lo
ricostruiscono in un piccolo mosaico della
memoria, fatta di spensierata adolescenza,
viaggi, incontri e nel “borgo che si accende
e riannoda i fili della sua storia”.
Soffici Barbara,
Senigallia. Il titolo che l’autore dalla
raccolta, “Amore” riassume in sé il
sentimento ispiratore delle 10 poesie. Sono
tessere geometriche che compongono un
mosaico proporzionato, composto di lievi
allusioni, tenui accenni, intime
riflessioni. L’autore non ha bisogno di
svelare del tutto i suoi sentimenti, perché
sa che l’impalpabile dimensione che segna lo
spazio tra sé e l’altro sarà colmato
dall’amore innocente che coltiva nel cuore.
Sorrenti Vito, Sesto
San Giovanni (Milano). L’autore è molto
abile nel passare da un registro a un altro,
da un’ispirazione futurista a una vena
romantica, da una strofa tenera a una
moderna e piena di energia. Al centro, una
fonte ispiratrice unitaria e coerente.
Ovunque si sente una bella voce e una
apprezzabile capacità di verseggiare.
Spurio Lorenzo, Jesi
(AN). Dieci poesie che traggono spunto da
immagini oggettive, temi intimi, situazioni
passeggere che non di rado si traducono in
messaggi diretti al lettore. Belle molte
sinestesie e interessanti analogie. L’autore
conosce l’arte che dà il ritmo al verso.
Intrigante è l’abilità di modellare la
lingua su forme tratte dal repertorio
ricchissimo offerto dalla natura.
Tranquilli Marco,
Senigallia. Composizioni moderne e classiche
allo stesso tempo. Brevi indugi su un
passato lontano e strappi rapidi verso un
futuro che sfuma in direzione dell’eternità.
Il procedimento è prevalentemente basato su
coppie di realtà oppositive:
verità-menzogna, vita-morte,
andare-aspettare, canto silente, eterno
nulla dell’istante, silenzio veloce del
vento.
Turci Mario, Lozza
(VA). “L’incontro inatteso”. Un racconto sul
doppio binario di un singolare duetto tra
Jennifer e Mauro. Prima duetto canoro, poi
letterario. Cala il sipario (a pagina 49) su
un’esperienza indimenticabile e sulla
consapevolezza, purtroppo, che i “due cuori
entrati in contatto, appartengono ad altre
due persone”.
Uricchio Caterina,
Busto Garolfo Milano - Alcuni versi sono di
ammirevole delicatezza. Si tratta di poesie
che sgorgano da una vena musicale triste,
che scorre sui rimpianti e non lascia spazio
ad alcuna luce sulla speranza.
Vador Luigino, San
Quirino (Pordenone). “Il desiderio di
volare”: un racconto interessante, anzi
bello. Al centro della narrazione c’è
un’amicizia che si sviluppa lungo la strada
di una promessa: il traguardo è “l’albero
della vita”. Un forte temporale spazza via
lo spettacolo e porta alla devastazione; ma
porta anche un imprevisto incontro con una
illusione.
Viselli Riccardo, di
Ceprano (FR) “Gli Ebefanti”. Un buon libro,
di 230 pagine, scritto bene e narrato con
tutti gli accorgimenti necessari a
sviluppare un romanzo dalla trama
intrigante. Le vicende, che si svolgono in
un paesino dell’Italia centrale, assumono
spesso pieghe drammatiche. I personaggi (il
maresciallo, con il brigadiere, l’appuntato
e il carabiniere; assieme con barista,
cameriere, direttore delle poste e notaio)
si muovono tra le cautele degne di un
racconto giallo e i giorni di allegria
propri delle festività paesane. La soluzione
di tutto è nel finale.
Willy Piccini, Trieste:
“Piangi per noi Argentina”: un commosso
ricordo dei desparecidos (Argentina 1977,
dittatore Vileda); “Forse”: un racconto che
raccoglie alcuni fatti essenziali della vita
dello scrittore, a partire da quando suo
padre era stato “spedito in Russia a
combattere per una guerra che la famiglia
non riusciva a comprendere”; “Riverberi a
Miramar”: la storia fantastica, cioè una
fiaba, che ha come protagonista Alice. Per
meglio dire: un’alice.
____________________________________________________________
Premio NAZIONALE LETTERARIO
“Patrizia Brunetti”
SENIGALLIA
2017 - X
EDIZIONE
L'appuntamento con il
Premio Letterario Nazionale “Patrizia
Brunetti”,
giunto alla sua
X Edizione,
sta
conquistando una fascia sempre più ampia e
qualificata di consensi nazionali tra i
partecipanti ai Concorsi
letterari. Accanto agli “scrittori
collaudati”, i giovani esordienti che
partecipano sono sempre più numerosi e
spesso presentano lavori di qualità,
caratterizzati da originalità espressiva,
novità linguistica e creatività compositiva.
Il Premio, che offre un riconoscimento
importante al vasto pubblico dei poeti e dei
narratori che coltivano l’arte della
scrittura, è guidato da una Giuria di vasta
competenza e provata esperienza.
In questi anni, i
Componenti della Giuria hanno avuto il
gratificante, benché oneroso, privilegio di
leggere interessanti lavori provenienti da
tutte le regioni d’Italia. Senigallia
respira la dimensione nazionale della poesia
e della prosa, così come queste emergono dai
lavori inviati alla lettura attenta e
competente dei Giurati.
Non sempre, nelle
trascorse edizioni, è stato facile stabilire
unanimemente a chi attribuire l’alloro: se
assegnarlo all'elegante cesellatore o al
sostenitore dell'immediatezza; se allo
scrittore amante del bulino o a quello
appassionato dello scalpello. Sempre,
comunque, i Giurati hanno raggiunto un
accordo ed i vincitori hanno potuto ricevere
l’ambito Premio destinato a compensare
l’impegno letterario.
L’invito agli
scrittori, da parte dei promotori del
Premio, è quello di ascoltare la voce del
cuore e raccontare con vigile spontaneità i
sentimenti, liberandoli dagli orpelli
superflui e dagli artifici scoperti.
L’attimo, il ricordo, la malinconia, la
gioia, il dolore, l’amore, il rimpianto
attraversano ogni giorno la nostra
esistenza, e lasciano un segno. Chi scrive
sa cogliere queste suggestioni, non fosse
altro perché, a differenza di tutti gli
altri, ha ricevuto il dono della creatività
poetica. Auguri di buon lavoro a tutti.
REGOLAMENTO
per la PARTECIPAZIONE
Art.
1) Ogni autore può partecipare ad
entrambe le sezioni sotto indicate. - Sezione A
POESIA:
poesie, edite o inedite, con i dati e
il recapito dell’Autore.
- Sezione B
NARRATIVA: racconti, editi o inediti,
con i dati e il recapito dell’Autore.
Il numero
delle poesie o dei racconti è lasciato alla
scelta dell’Autore.
Art.
2) I lavori in 4 copie vanno inseriti in
un unico plico con un foglio contenente dati
dell'autore, indirizzo,
telefono e mail. Per ciascuna sezione
alla quale si partecipa, è richiesto un
contributo di 10€ da allegare nella busta
per spese di cancelleria e segreteria,
oppure da versare con bonifico a
Associazione Sena Nova su IBAN
IT49 L053
08213 000 000 000 10056. Allegare
ricevuta di versamento. Causale: Premio
Patrizia Brunetti.
Art.
3)
Scadenza:
martedì 31 ottobre 2017
Gli elaborati devono
essere spediti (o consegnati a mano) a uno
dei seguenti indirizzi:
- Albergo
Bice, Viale Leopardi 105, 60019 Senigallia
(AN) -
Tel & Fax: 071 65 221 -
Associazione “Sena Nova”, Via Oberdan
3,
60019
Senigallia (AN) Tel: 338 23 29 903
PREMI
(per un valore di € 1.000,00)
1° Premio
assoluto
(a prescindere dalle sezioni):
Targa in
Oro 18K
-
creazione Gioielleria Pettinari
2° Premio
assoluto
(a prescindere dalle sezioni):
Targa in Argento800
-
creazione Gioielleria Pettinari
1° Premio
Sezione Poesia: Targa personalizzata e
soggiorno gratuito (pernottamento compreso)
per il giorno della Premiazione 2° Premio
Sezione Poesia: Targa personalizzata e
soggiorno gratuito (pernottamento compreso)
per il giorno della Premiazione 3° Premio
Sezione Poesia: Targa personalizzata
1° Premio
Sezione Prosa: Targa personalizzata e
soggiorno gratuito (pernottamento compreso)
per il giorno della Premiazione 2° Premio
Sezione Prosa: Targa personalizzata e
soggiorno gratuito (pernottamento compreso)
per il giorno della Premiazione 3° Premio
Sezione Prosa: Targa personalizzata
I premi non sono cumulativi
La
Cerimonia
della Premiazione si svolgerà sabato 2
dicembre 2017
alle ore 11,30 presso
la Sala delle Conferenze
dell’Albergo Bice – Senigallia. I
presenti potranno fermarsi per il
tradizionale
buffet offerto dall’Hotel Bice. I
premiati saranno tempestivamente avvisati.
La Giuria
sarà formata da competenti qualificati.
____________________________________________________________
Premio NAZIONALE LETTERARIO
“Patrizia Brunetti”
SENIGALLIA
2016 - IXa
edizione
VINCITORI SEZIONE POESIA
1° Premio:
Lorenzo Spurio –
Jesi (AN)
2° Premio: Vito Sorrenti – Sesto San
Giovanni (MI)
3° Premio: Luigi Paraboschi
–
Castelsangiovanni (PC)
VINCITORI SEZIONE PROSA
1° Premio: Marco Prati
– Cesena (FC)
2° Premio: Giulio Marra
– Roncade (TV)
3° Premio: Andrea Listanti – Roma
3° Premio Valter Serafini
–
Granarolo (BO)
FINALISTI
Andreani
Gabriele,
Campanelli Nadia, Censi Luciana, Cibin
Daniela, Cottini Annamaria,
De
Luca Radocchia Marco, Dominaci Pierina, Donà
Franca, D’Urso Riccardo, Ferlini Vanes,
Giorgi Laura, Industria Nunzio, Malgieri
Mario, Magnanimi Vittorio, Martone Giovanni,
Martucci Vittorio, Monari Tiziana,
Piccirillo Lorenzo, Sancino Elisabetta.
MENZIONE
Camagni
Sonia,
Lorusso Francesco
Marcellini
Mauro
Natalucci
Massimo
Papili
Patrizia
Tucciariello
Pasquale,
Michela Turra
CITAZIONE
Amicuzi Riccardo
Berardi
Elisa, Domenico Ruggiero, Mantovani Luigi,
Cerabino Maria Tiziana.
AUTORI DELLE
MARCHE
Aloisi
Renato, Angeletti Elvio, Bellagamba Liliana,
Berni Annamaria, Boccolini Maria Grazia,
Brugiatelli Antonella, Bruschi Clito,
Colonna Silvia, Crostelli Penelope, Curzi
Valtero, Diamantini Federica, D’amico Maria
Luisa, Dui Benedetta, Greganti Letizia,
Gregorini Daniela, Guerra Rossana, Landini
Marisa, Leonori Agostino, Livieri Lorenzo,
Lo Iacono Francesco, Maltempi Lena,
Mancinelli Franco, Marchetti Maria Pia,
Mazzaferri Federico, Medici Marco,
Mencarelli Patrizia, Mengarelli Alessandro,
Moroni Guglielmo, Palanca Orietta, Patonico
Franco, Piergigli Fiorina, Piscini Usha,
Prediletto Vincenzo, Reggiani Rita, Romiti
Ilaria, Signorini Marcello, Silvestrini
Maria Pia, Soffici Barbara, Stolfi Elena,
Strinati Fabio, Tiberi Riccardo, Vella Irene
Matilda, Verde Mirella, Veschi Michele,
Vesprini Jessica, Vico Massimo.
GIURIA
Anna Annibali
Fabrizio
Chiappetti
Livia Di Marcelli
Nadia
Gianfranceschi
Chiara Pietrucci
PRESIDENTE
Camillo Nardini
RISTORANTE DA BICE (Slide)
____________________________________________________________
Premio NAZIONALE LETTERARIO
“Patrizia Brunetti”
SENIGALLIA
2015 - ViIIa
edizione
"PREMIO LETTERARIO
NAZIONALE PATRIZIA BRUNETTI - SENIGALLIA"
Comunicazione inviata
ai partecipanti:
"Gentilissimi
concorrenti, finalmente
la Giuria
ha raggiunto un accordo, unanime e
condiviso. Ho il piacere di comunicarvi i
Vincitori di questo Premio Letterario
istituito, otto anni fa, per ricordare la
bella figura della giovane Patrizia
Brunetti, di Senigallia. I concorrenti, da
tutt’Italia, sono stati 330. Prima di
procedere, concedetemi di ringraziare i
titolari dell’Hotel Bice – Anna, Luigi,
Andrea, Stefano e Claudio –, le Prof.sse
Anna Annibali, Alessandra Ceccarelli,
Cristina Esposto, Roberta Repaci e il Prof.
Andrea Bacianini. Coloro che non sono
nella ristrettissima rosa dei primi tre non
devono assolutamente dispiacersi più di
tanto; dovrebbero, piuttosto, essere
sommessamente orgogliosi perché, in un
contesto così nutrito di concorrenti, si
sono piazzati fra i “Finalisti”. Anzi, un
certo numero di costoro, negli ultimi
giorni, ha varcato di continuo l’esile linea
del confine che segnava il traguardo. I
vincitori prenderanno accordi con lo
scrivente per tutte le esigenze legate alla
stampa dei libri che saranno editi
completamente a spese della Organizzazione.
Ci vediamo sabato 5
dicembre, dalle ore
11,15 in poi, presso
il Salone dell’Hotel Bice, a Senigallia.
Bene, eccovi i
Vincitori:
Sezione Poesia: 1°-
Tiziana Monari, Prato; 2°- Rodolfo
Vettorello, Milano; 3°- Gianluca Di Stefano,
Rho. Sezione Racconti: 1°- Gabriele
Andreani, Pesaro; 2°- Vanes Ferlini, Imola;
3° - Giorgio Molina, Novara.
Attestato: “Finalista”
nella sezione Poesia Giorgio Baro,
Torino; Yuleisy Cruz Lezcano, Marzabotto;
Daniela Basti, Chieti; Giovan Pietro
Passoni, Rivolta d’Adda; Elisabetta Sancino,
Inzago; Laura Cesetti, Macerata; Carla
Baroni, Ferrara; Marianna Della Penna, San
Salvo; Emanuele Gagliardi, Roma; Elisa
Pallotta, Fabriano; Antonio Barracato,
Cefalù;
Attestato: “Finalista”
nella sezione Prosa Riccardo Viselli,
Ceprano; Mario Malgieri, Genova; Mariagrazia
De Castro, Benevento; Aurelio Conticelli,
Venezia; Fabio Muccin, Casarsa; Vincenzo
Ferro, Rosolini; Giuseppe Carbonaro,
Vittorio Veneto; Rosalba Scavia, Roma;
Natalia Giberti, Imola; Franca De Santis,
Garrufo di Sant’Omero.
Attestato: “Al merito”:
Riccardo Amicuzi, Porto Potenza Picena;
Nazareno Caporali, Milano; Rosa e Giovanni
Laricchia, Mola di Bari; Alessia Di Stefano,
San Benedetto del Tronto.
Gli Attestati saranno
inviati via mail; o anche, su richiesta, per
posta.
Cordialmente Camillo
Nardini
____________________________________________________________
Premio NAZIONALE LETTERARIO
“Patrizia Brunetti”
SENIGALLIA
2014 - ViIa
edizione
Gentilissime, gentilissimi, è con
grande emozione che comunico i risultati.
A voi vincitori, complimenti per
la splendida affermazione, che tanto più è rilevante quanto più
si staglia sul numero dei concorrenti.
A voi partecipanti, apprezzamenti per l’impegno profuso, per
il cuore messo in gara, per l’amore riposto nella parola, che
spesso guarisce e sempre salva.
Ma non è finita qui. Anzi. Il nostro , anzi meglio,
vostro Premio tornerà l’anno prossimo e sarà ancora più bello
parteciparvi.
Nei prossimi giorni invieremo appunti, suggerimenti,
perplessità e lievi perplessità sui lavori, che torneranno utili
anche per altri Concorsi. Se emergono suggerimenti o rimproveri
da farci, fateli pure. Serviranno a noi tutti per migliorare e
rendere questo Premio un riconoscimento di autentica qualità.
Vincitori del Premio
Letterario Senigallia "Patrizia Brunetti" del 2014
Sezione Poesia
-
Barbara Cannetti – Corlo (Ferrara)
-
Vito Massa – Bari
-
Sonia Camagni – Monsano (Ancona)
Menzione Sezione Poesia
Maria Tiziana Cerabino – Vigo (Spagna)
Maria Grazia Vai – Bubbiano (Milano)
Sezione Prosa
-
Chiara Rossi – Santa Margherita Ligure
(Genova)
-
Mario Malgieri – Genova
-
Anna Silvia Armenise – Igea Marina (Rimini)
Menzione Sezione Prosa
Isabella Castelluccio – Benevento
Anna Maria Rosa Di Marco – Partinico (Palermo)
Marco Tabellione – Montesilvano (Pescara)
Sezione speciale:
Citazione alla memoria dello scrittore ignoto. Si acclude, per
tutti, il documento.
Grazie per la vostra straordinaria e
foltissima partecipazione. La Cerimonia di Premiazione si
svolgerà il prossimo sabato 6 dicembre 2014, alle ore 11,30
presso l’Hotel “Bice”, a Senigallia. Abbiamo il piacere di
invitarvi, come da tradizione, alla cerimonia di consegna dei
Premi e dei Riconoscimenti, nonché alla lettura dei versi o
brani scelti dalla Giuria. Al termine, seguirà un buffet
offerto dai titolari dell’Hotel.
Il concorrente classificato al primo
posto di entrambe le sezioni
potrà fruire dell’ospitalità (vitto e alloggio per una notte)
dei fratelli e della zia di Patrizia, alla quale il Premio è
intitolato.
Un cordiale
saluto
Hotel Bice -
Senigallia
Anna, Luigi,
Stefano, Claudio e Andrea
Giuria
Prof.ri Anna
Annibali, Andrea Bacianini, Alessandra Ceccarelli, Roberta
Repaci
Il Presidente
Prof. Camillo
Nardini
Allegato
1/2
A seguito di
una interessante corrispondenza epistolare con la famiglia Carpo
- Sig.ra Vittoria Carpo - aderiamo alla richiesta di istituire
per il 2014 la Citazione alla memoria dello scrittore ignoto
e leggere l’estratto di una lettera, ritrovata nel fondo di
un baule nella soffitta dell’abitazione dei sigg.ri Carpo. La
lettera, commovente, assume le caratteristiche di documento
storico e letterario. Le lettere originali (due) sono state
consegnate dalla famiglia Carpo al Museo del Reclusorio di
Pizzighettone e definite "raro documento del Reclusorio..".
Inviamo il presente documento alla sig.ra Carpo perché lo
consegni al sig. Sindaco della città. Provvederemo a spedire la
lettura del brano, incisa su DVD, augurandoci che questa
corrispondenza possa crescere con ulteriori e più proficue
relazioni. Cordialmente,
la Giuria del Premio Nazionale Letterario “Patrizia Brunetti” – Senigallia.
Lettera di un
giornalista – finora sconosciuto – che svolgeva il servizio
militare in Pizzighettone.
Lettera alla famiglia
Pizzighettone:26-12-1924
Carissimi,
il giorno di Natale l’ho passato né
bene né male; l’ho passato così; come una festa qualunque,
assalito da una costante malinconia.
L’ho passato bene riguardo al vitto
ed al servizio. Moralmente però, l’ho passato male, anzi sarei
quasi tentato di dire malissimo. In ogni momento, in ogni
luogo, in ogni ora, sempre, ero soggetto a lontani ricordi, a
pensieri nostalgici. Sempre pensavo agli altri anni, passati
lietamente in famiglia… Ore tristi di solitudine e di ricordi;
attimi cocenti di malinconia e di rimpianti; momenti passeggeri
di rabbia impotente…: la lontananza!
Quando la sera scese, avvolgendo con
le sue ombre tutte le cose terrene; sembrò volesse calare un
nembo di doloroso mistero, il quale volesse rendere schiava ogni
gioia, tanto difficile e rara in questo luogo di sventura. Ed è
appunto in questi momenti che si ridestano più intensi gli
affetti e i ricordi, e più violenti si risvegliano i sopiti
desideri.
Se per me è duro, ben più duro dev’essere,
per i tanti sventurati che si trovano qui detenuti, lontani
anch’essi dalle loro famiglie, impossibilitati godere anche di
minimi momenti di gioia.
Nelle fredde e mute camerate, nei
piccoli cortili chiusi da altissime mura e dai quali null’altro
vedono al mattino che sorgere il sole, e la sera sollevarsi fra
i lontani colli la luna; essi nulla sentono, all’infuori
dell’eco festosa della vita libera e attiva.
Curvi sotto il grave peso di un
atroce dolore; inerti, avviliti, affranti, guardano con infinita
tristezza, nelle notti lunghe di quest’inverno, fra le piccole
finestre munite di solidissime inferiate, un lembo dell’immenso
cielo stellato ed ascoltano la voce sferzante e seducente della
natura che invita a godere il supremo bene concesso agli uomini:
la libertà!...
Nel profondo silenzio degli uomini e
delle cose, la luna, questa pallida e segreta testimone dei loro
dolori, che guarda e tace, naviga nello spazio sconfinato del
firmamento lasciando un raggio di luce nell’edificio: essa è la
sola notturna visitatrice di questo sinistro albergo.
Non un’affettuosa parola per sollevare
lo spirito, non una carezzevole mano per lenire il dolore.
Al di là di queste mura che la scolta
attentamente sorveglia, altri uomini, molti forse peggiori di
loro, vivono nell’opulenza delle loro gioie, noncuranti,
purtroppo, dell’immenso dolore compreso in questi infelici
caduti nel baratro dell’ignominia, spesso più per inesperienza
che per vizio, per una passione che per un odio, e che nel
disperato abbandono, nel tormento della loro sventura,
nell’amarezza dei sogni lontani, tra cocenti lagrime consumano
gli anni più belli.
Nulla posso più dirvi, o almeno nulla
ho più a dirvi: vi ho espresso press’a poco come ho passato la
festa di Natale; lascio a voi ora, di farvene un concetto.
Gradite pertanto i miei più affettuosi
saluti.
Vostro devotissimo
Carletto
|
Vincitori del Premio
Letterario Senigallia "Patrizia Brunetti" del 2013
SEZIONE POESIA 1° CLASSIFICATO:
“Poesie” di Tiziana Monari - Prato
SEZIONE
POESIA 2° CLASSIFICATO:
“Poesie” di Giuseppe Mandia - Corciano,
Perugia
SEZIONE POESIA 3° CLASSIFICATO:
“Poesie” di Filippo Mantoni e Nicola Curzi -
Senigallia
SEZIONE NARRATIVA 1° CLASSIFICATO:
“Non
è successo niente” di Gabriele Astolfi - Bologna
SEZIONE
NARRATIVA 2° CLASSIFICATO:
“Ai confini del crepuscolo” di Anna Silvia
Armenise – Igea Marina
SEZIONE NARRATIVA 3° CLASSIFICATO:
“Pensami” di Fabiola Ferroni – Macerata
|